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Fedez: cos’ha detto sul palco del Primo Maggio?

Scritto da on 2 Maggio 2021

Il concerto del Primo Maggio 2021 verrà ricordato per tanto tempo. Non tanto per il suo spettacolo, quanto per Fedez e per ciò che il suo intervento ha comportato. Un discorso che hanno provato a censuragli preventivamente, ma che lui ha portato fino in fondo.

Matteo Salvini carica sui social un invito rivolto al rapper a non far diventare il concerto “un comizio di sinistra”. Ma Fedez sale sul palco come un fiume in piena e afferma del tentativo di censura dei dirigenti Rai che gli hanno chiesto di adeguarsi al sistema. Dopo un’introduzione sui lavoratori dello spettacolo passa a parlare della Lega: “Ostellari ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare come il Ddl Zan, già approvato dalla Camera, può essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè te stesso”

Fedez sul palco del Primo Maggio mentre legge il suo discorso a favore del Ddl Zan

Fedez sul palco

 

Dopo il discorso e le accuse di tentata censura, arriva la smentita dalla Rai. Sempre tramite i social Fedez pubblica il video della chiamata con i vertici di Rai 3 (con la vicedirettrice Ilaria Capitani) nel quale gli viene chiesto di modificare il monologo.

Ora il punto non è se Fedez sia o non sia un grande artista. E non è nemmeno se sia un eroe o un capitalista. Fedez è un maestro della comunicazione e cavalca la questione del momento anche per creare un fermento infinito al proprio personaggio. Ma ha fatto qualcosa che in pochi avrebbero fatto: ha squarciato il vaso di pandora di una Rai putrefatta.

Basti pensare che l’ intervento è rimbombato su tutte le piattaforme social e il video del suo discorso su Instagram ha sfiorato1,5 milioni di like.  https://www.instagram.com/tv/COWDcGNIFlb/?utm_source=ig_web_copy_link

Ora mi chiedo com’è possibile che oggi la sinistra italiana retwitta, cita e ringrazia Fedez. Le parole del rapper sono sì un duro atto di accusa contro la Lega, ma anche contro quella sinistra che sa solo rigirarsi i pollici. Mi chiedo altresì com’è possibile leggere che milioni di italiani si sono resi conto solo ieri che a comandare in Rai sono i partiti.

Eppure quello di Fedez non è il primo caso di polemica causata da artisti censurati proprio su quello stesso palco. Prima di Fedez toccò a Elio e le Storie Tese che nel 1991 rappano tutto l’elenco dei processi che nel giro di due anni avrebbero portato a tangentopoli. La rete li interrompe con un intervento di Vincenzo Mollica. Inizio anni 2000: Daniele Silvestri fa un discorso contro il governo Berlusconi. Ovviamente ci furono delle conseguenze, e da allora la Rai ha cominciato a mandare la diretta in differita di 15 minuti per tagliare eventuali interventi scomodi.

E allora viene da chiedermi chissà quanti in passato avrebbero voluto mandare a quel paese i vertici Rai, ma hanno chinato il capo per ragioni di opportunità.


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