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Concerto dei Nickelback al Mediolanum Forum

Scritto da on 21 Giugno 2018

Un regalo di laurea, un concerto rock, una trasferta, una sudAAAta, un ape (happy hour), un po’ di figa e tre terroni a Milano. Si potrebbe riassumere così la storia di tre amici (tutti e tre parte dello staff di Radio Scream e compaesani) che per passare un po’ di tempo insieme, hanno bisogno di inventarsi cose:
Francesco ha dovuto inventare un lavoro a Milano e una casa dove ospitarci; Raffaele ha dovuto inventare una laurea per farsi regalare un biglietto dei Nickelback ed io (Giorgio) beh.. sto inventando questo articolo per voi radiolettori!
Scherzi a parte, abbiamo deciso di lasciarvi un piccolo report di quello che è stato il concerto della band del nichelino. Vi state chiedendo il perché? Anche noi, tranquilli.
Chad Kroeger e compagni mancavano ormai da 5 anni in Italia. Una mancanza a quanto pare sentita dai fan italiani, che hanno mostrato il loro calore sin dalle prime battute. Unica data italiana per questo Feed the machine tour che dà il nome all’omonimo album.
Location: Mediolanum Forum (o Forum di Assago). Birre in mano e siam dentro, pronti per la nostre dose di rock e sudore. Ecco comparire sullo schermo del palco un countdown. Arriviamo agli ultimi secondi. 3…2…1… il concerto non inizia, non si canta YMCA né tantomeno parte un trenino intonando Brazil, nanananana!
Quello che compare di nuovo nello sfondo è un trailer, il trailer del concerto. WTF?? Abbiamo sbagliato giorno o questi stanno talmente fuori da pubblicizzare il loro concerto un minuto prima di andare sul palco? Ovviamente la seconda. Ma, ad un tratto, eccoli lì, in tutto il loro Canadismo.
Gagliardi, ruspanti e pronti per la scena. Giochi di luci e video rendono l’atmosfera davvero ispirata. L’impressione è quella di essere su una Ford Mustang pronti per un bel viaggio on the road. I motori rombano e si parte con il botto: Feed the machine.
Smentiamo subito quelli che dicevano che il gruppo aveva subito un livellamento verso sonorità morbide pop e commerciali. In live questi omaccioni mostrano i muscoli.
Suoni potenti e perfetti, nessuno di loro si risparmia. Davvero un impatto che vale da solo il prezzo del biglietto. Piacevoli sorprese anche il chitarrista e vice frontman Ryan Peake e il batterista Daniel Adair (sosia di Ivan Drago del “Rocky” dei bei tempi andati) i quali più volte mettono in mostra le proprie qualità vocali. Ma se si parla di voce, è Chad la vera bestia! Spaccone al punto giusto, romantico quando serve.
La sua voce è duttile e arriva davvero tanto. Emoziona con Photograph, Far Away, Lullaby ma al momento giusto sfodera di nuovo la brutalità, galvanizzando il pubblico più hard rock con Animals, Woke Up This Morning, Burn It To The Ground.
I Nickelback uniscono ma, allo stesso tempo, dividono per questo loro genere spurio. Brani da Hit parade e pezzi infernali fanno di loro un gruppo bipolare: un po’ checche e un po’ camionisti. L’unica cosa che conta però è che il pubblico sia contento. E lo è. Gli stiamo dietro a questa macchina in folle corsa su terra rossa!
Peccato si spenga per una ventina di minuti, ci fa scendere un po’ i maroni e riparte, facendoceli tornare in petto!
Non può mancare How You Remind Me, storico successo. Durante brevissime pause dei ragazzacci canadesi intenti a dissetarsi, da buoni italiani ubriaconi abbiamo pensato di intonargli l’inno degli alcolisti: “Bevo, bevo, bevo, bevo, bevooo!” […] Risultato: grasse risate anche se probabilmente non avevano capito un kayser!
Divertente anche la parentesi karaoke durante Rockstar, dove Chad ha pensato bene di invitare sul palco due ragazzi scelti a caso tra la folla: una ragazza indiavolata e un altro baldo giovane. I due hanno cantato insieme al resto della band (leggendo il testo da un monitor) e, considerata l’emozione, se la sono cavata egregiamente. Baci, bacetti e selfie e ritornano con noi comuni mortali.
Insomma questi Nickelback ci sono piaciuti e, da un punto di vista tecnico e qualitativo della performance, ve li consigliamo qualora capitasse un’altra data in Italia. Menzione speciale anche per chi ha diretto le riprese e le luci. Anche l’occhio ha potuto godere dell’evento. Complimenti!
Dulcis in fundo, il fratello di Chad nonché bassista, Mike Kroeger. Si è limitato a suonare ma era di una fierezza impressionante e, senza di lui, probabilmente gli altri tre sembrerebbero soltanto dei guasconi. Lui dà un tocco di serietà alla scena.
Il report è finito ragazzi. Ci auguriamo di poter fare un’altra trasferta al più presto. Se vi va, passate sul nostro canale Instagram così potrete vedere un po’ di materiale video e le nostre brutte facce.
Buon Rock!
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