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Addio a Sinisa Mihajlovic, mondo del calcio in lutto

Scritto da on 16 Dicembre 2022

Si è spento a 53 anni, dopo una lunga malattia, Sinisa Mihajlovic. L’allenatore serbo, cui era stata diagnosticata la leucemia nel 2019, era divenuto simbolo di lotta e coraggio contro la malattia. Purtroppo recentemente le sue condizioni erano peggiorate, ed è stata la stessa famiglia di Sinisa ad annunciare la sua morte con un comunicato.

Mihajlovic è stato un personaggio carismatico, coraggioso e determinato, sin dalla nascita. Infatti, Sinisa nasce a Vukovar nel 1969, nell’allora ex-Jugoslavia.
Madre croata, padre serbo, Sinisa soffre gli orrori della guerra dentro la sua stessa famiglia. Ciò nonostante, è uno dei calciatori slavi più vincenti di sempre, e conquistò sia la Coppa dei Campioni che la Coppa Intercontinentale con la sua Stella Rossa nel 1991, una delle squadre più talentuose del calcio europeo.

Trasferitosi in Italia durante la guerra balcanica, Mihajlovic ha indossato le maglie di Roma, Sampdoria, Lazio ed Inter, con la quale concluse la carriera calcistica nel 2006.
Successivamente, dell’Inter divenne vice del suo grandissimo amico ed ex compagno di squadra Roberto Mancini.
Iniziò poi ad allenare ottenendo risultati rilevanti e portando alla ribalta società come Catania, Bologna e Fiorentina, prima di accettare l’incarico di allenatore della Serbia.

Tornò poi in Italia alla Sampdoria, e dopo l’ottima parentesi blucerchiata, fu assunto come allenatore dal Milan.
A seguire Torino, e infine il ritorno a Bologna, dove divenne protagonista di importanti salvezze del club felsineo.

La sua ultima apparizione in pubblico era avvenuta in occasione della presentazione del libro di Zdenek Zeman, all’inizio del mese di dicembre.

Allenatore con gli attributi, giocatore con un sinistro magico, recordman e asso incredibile nei calci di punizione. Il calcio saluta oggi un grande protagonista, dentro e fuori dal campo.
Parlando di sè stesso, Sinisa diceva: “Mi sono rotto le palle di piangere”.

Oggi è difficile trattenere le lacrime, che la terra ti sia lieve Sinisa.


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