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IL PAGELLONE LIBERTINO DI SANREMO 2023

Scritto da on 12 Febbraio 2023

IL PAGELLONE LIBERTINO DI SANREMO 2023 – Quale cantante si sarà guadagnato la clemenza del nostro critico musicale Paolibbe? Per saperlo bisogna scorrere fino in fondo il pagellone dell’edizione 2023 del Festival di Sanremo che parte qui sotto.

 

IL PAGELLONE

 

Elodie

Apre le danze di questa kermesse canora una Elodie in grande spolvero, che sa stupire sia per l’aspetto visivo sia per le doti canore. Precisa, senza esitazioni, con un pezzo che farà strada in radio. Brava, peccato che non sia stata capita dal pubblico #harubatoilcentrinodellanonna voto: 8 arrogante

 

Colla zio

Secondi a scendere sul palco, stasera pagano tanto l’inesperienza vocale con tante imprecisioni e per la prima volta meno armonia nel cantato corale. Il pezzo è comunque strutturato bene, un indie pop con una linea di basso che prende la scena e gradevoli passaggi tonali #caciaronidapizzaefichi voto: 6-, rimandati a settembre

 

Mara Sattei

Terza in scaletta, con una canzone tecnicamente per nulla semplice, che ha diversi registri e passaggi veloci in falsetto. Dimostra una buona sicurezza sul palco e la voce, per quanto un pelino calante, rende buono un pezzo che poteva risultare molto monotono #montagnerussenellugola voto 7, canta che ti passa

 

Tananai

Un uomo nuovo, un cantante che si è tolto di dosso la maschera di giocherellone e ha fatto progressi sulla tecnica molto importanti. La canzone è una classica ballad con un forte significato, ma che le luci della ribalta di Sanremo affossano un po’ #pirandelloèfierodite voto: 6.5, trasformista

 

Colapesce e Dimartino

Quinti in gara, partono da aspettative altissime dall’anno scorso.. il pezzo è interessante, ha un significato che va molto più in profondità rispetto a quanto appare da un primo ascolto, in studio è davvero convincente, dal vivo perde un po’ di spessore #scialuppadisalvataggiodovesei voto: 6, aspettative pesanti

 

Giorgia

Giorgia. Immensa, sa far apparire semplici passaggi tecnici al limite dell’impossibile, senza mai cadere in esercizi di stile. La canzone onestamente prende valore solo perché la interpreta lei, vincitrice tecnica del festival #coleichepuòtutto voto: 8.5, singolarità senza pari

 

Modà

Voglio essere empatico e tenere in considerazione nel giudizio anche la storia personale che accompagna la stesura del pezzo. È un brano che rappresenta i Modà, con le buone e le cattive qualità che questo comporta, ma, in un contesto musicale come quello odierno, rimane scollato dalla realtà e non colpisce se non per i volumi del microfono #lessismorekekko voto 4.5, urlatori professionisti cercasi

 

Ultimo

Complesso non valutare il valore mediatico di Ultimo, che però confonde l’emozione con le urla e perde di vista il brano. Le esibizioni sono mediocri perché non sa porre dei limiti per non cadere nel tragicomico, ma se questo oggi da scalare le classifiche, forse chi è in errore è l’autore di queste parole #degustibussarebbedadisputare voto 4, senza freni e senza lode

 

Lazza

Lazza arriva a Sanremo con numeri da capogiro per le vendite, ma rimane umile e fa punto, set e incontro con Dardust che gli crea un tappeto musicale perfetto #tipiacevincerefacile voto 8, bravo bro

 

Marco Mengoni

Marco Mengoni dimostra a tanti che calcano quel palco cosa significhi saper cantare. Porta una canzone che non sa esaltare a pieno il suo valore,
ma che comunque non spegne la sua stella immensa… un grande interprete, con la voce che sa emozionare sempre #secondastellaadestraquestoèmengoni voto 9.5, timbro e emozione da vendere

 

Rosa Chemical

Devo premettere che sono contrario all’ipocrisia che troppe volte si trova in testi fintamente impegnati su temi lgbtq+. Al contrario, mi trovo piacevolmente sorpreso da Rosa Chemical, che riesce a portare un brano giovane, onesto, che lo rappresenta e che sa parlare con freschezza di temi troppe volte sottovalutati o ignorati. Un performer che sa creare tendenze, e che porta un Fedez sul palco lasciandosi andare ad un bacio appassionato che da proprio la misura della verità che sta dietro alle parole della sua canzone #nuovocavalieredellatavolarotonda voto 9, poter essere se stessi vale il prezzo di un bacio rubato

 

Cugini di Campagna

Rivelazione di questo Festival, al contrario di quanto si possa pensare, non è un giovane, ma un gruppo di “vecchietti”, in grado di togliersi la polvere di dosso, rimettersi le paillettes addosso e risultare credibili su un pezzo che è moderno molto più di tanti altri in gara… #giovanidentroconacutipotenti voto 8, senza età ma con i pantaloni a zampa

 

Madame

Con soli 21 anni sulle spalle, Madame è sicuramente una delle penne più interessanti del panorama moderno, pur muovendosi in ambiti musicali che non fanno parte del bagaglio culturale di chi scrive. Un pezzo giusto, centrato, da risentire in studio per poterlo apprezzare a pieno, gioca bene le sue carte e convince #giovanimarmottecrescono voto 7.5, gallina giovane fa comunque buon brodo

 

Ariete

Ariete riesce a dimostrare, con le sue esibizioni, che non sa ancora nuotare in una vasca piena di squali. Dardust ha fatto un lavoro a metà, con alcuni passaggi musicali interessanti, ma un ritornello piatto dove lei non riesce a brillare #unosumillecelafamaquantisqualiintornoate voto 4.5, dai dai dai

 

Mr. Rain

Sapendo i numeri che muove Mr. Rain sulle piattaforme di streaming, si è voluto fare un ascolto meticoloso della melodia e del testo del suo brano, che ha portato alla luce una musicalità scontata ed un testo banale, che non si riesce davvero a capire in che modo possa fare breccia in tanti cuori. Mr Rain porta a Sanremo una cosa già vista e già sentita, eppure convince, anche se ancora non sappiamo esattamente chi #peterpanedibimbisperduti voto 5, in medio(critas) stat virtus

 

Paola e Chiara

Nome in codice Operazione Nostalgia, Paola e Chiara tentano in tutti i modi di riportare alla luce tutto quello che hanno rappresentato negli anni 1990/2000, riuscendo solo in parte nell’intento… tante tante imprecisioni vocali su un brano nel loro stile, la memoria si risveglia ma non arrivano nuove vibes #dolciricordiebruschirisvegli voto 5-, solo le ombre del passato

 

Levante

Levante porta un brano significativo, che ha alcuni passaggi complessi lato vocale ed un buon ritmo complessivo. Anche se rimarrà distante dalle posizioni che contano in questa gara, è un brano che dovrebbe far riflettere sui dettami morali che ci riempiono di doveri e molte volte tendono a farci sentire “sbagliati” #continuaavivereunsognoplatino voto 6.5, bionda o mora ha sempre carattere

 

LDA

LDA esce da amici, ed il brano rispecchia tutti i canoni sia di Sanremo sia dello spessore della trasmissione che crea, molte volte, cantanti improvvisati… fa il suo compitino, non stupisce e fa uscire una ballad malinconica già demodè… #amicicomeprimamasenzamedaglie voto 4.5, tutto troppo piatto, così lei non torna da te

 

COMA_COSE

I Coma Cose hanno un vincolo forte nelle melodie che obbliga, in ogni performance, entrambi ad essere precisi. E invece, in queste sere, abbiamo assistito ad una altalenante mancanza di intonazione da parte della componente maschile che fa svanire la magia che vorrebbero creare sul palco. Il pezzo, pertanto, risulta quasi stucchevole perché manca contrasto e spessore #ilmagicomondodicomacose voto 4.5, perché indie non significa a caso

 

OLLY

Ci sono due cose che non si perdonano a questo artista: la prima è il goffo tentativo di fare un pezzo dance con falsetti, autotune, e parole vuotissime, la seconda è che, con una pronuncia del genere che rimanda immediatamente a Guccini, si creda già arrivato #fuoridaltunneldeldivertimento voto 3.5, torna a casa lessie

 

ARTICOLO 31

Con gli Articolo 31 si torna indietro nel tempo, ma con una maturità ed un testo vissuto che ovviamente sono fuori canoni per tutte le nuove generazioni. La componente vocale non è la forza del duo, ma il flow c’è ancora e porta con sè una forza emotiva più alta dei brani degli anni passati… #braviragazzidelghetto voto 6.5, i contenuti ci sono e la storia pure

 

WILL

Will ha una voce troppo acerba per poter arrivare a portare un messaggio, manca gavetta, manca fiato, manca un timbro, insomma, manca un cantante. Un testo che non aggiunge niente ad una performance che non arriva #èoradiandareadormire voto 4, di incoraggiamento

 

LEO GASSMAN

Leo Gassman porta una canzone che non è cucita sulla sua figura.. Zanotti ha scritto e arrangiato una bella canzone, ma è davvero troppo misurata sulle sonorità dei Pinguini Tattici Nucleari. Leo ce la mette tutta, prova a farlo suo, ma è un tentativo che riesce a metà #pinguinisinasceenonsidiventa voto 5+, mettiti nei suoi panni

 

GIANMARIA

Il modo di cantare “strascicato” e urlato, con un nome con maiuscole e minuscole invertite, taglia le gambe ad un brano che, riarrangiato un attimo a livello musicale e interpretato da un Fabri Fibra, poteva avere una caratura molto più elevata #ditanellacorrenteeviasulpalco voto 3, l’essere giovani non scusa tutto questo

 

ANNA OXA

Anna Oxa è un’artista con una forte personalità, una grande voce ed una tecnica importante. In questa canzone, tuttavia, mette troppo di tutto questo nel mixer, andando a proporre un pezzo che è troppo sul filo del rasoio #volerenonsempreèpotere voto 4.5, la grandezza non sempre si dimostra andando all-in

 

SHARI

La voce di questa interprete è molto particolare, tuttavia in questo brano non è arrivata a convincere a pieno. Il pezzo ha un testo che, finalmente, è legato all’età ed i trascorsi possibili di Shari, non impegnato, ma ancora deve crescere per poter calcare palchi di questo calibro #orsoyoghichecanta voto 4.5, torna da salmo ad imparare il mestiere

 

GIANLUCA GRIGNANI

Siamo tutti grati che sia uscito dalla parabola oscura che lo aveva portato nel baratro, e già solo per questo è il vincitore morale del festival. Non si riesce tuttavia a dare un giudizio tecnico a Grignani, perché il brano è pure troppo complesso per i suoi standard e la performance è non qualificata #premioperimesidisobrietà voto 6 (politico), grazie di avercela fatta ad arrivare in fondo

 

SETHU

Sethu rappresenta tutto quello che vorrei vedere nei giovani che calcano il palco di Sanremo. Intenzione, capacità, cazzima, autoironia, simpatia. Il pezzo è bello carico e anche il maestro Melozzi ci da dentro alla grande #scodellaintestaefuoconelcuore voto 7.75, ultimo con orgoglio

 

AMADEUS

Per Amadeus parlano onestamente i numeri, che lo incoronano capitano di una squadra vincente senza ombre. Porta avanti l’ennesimo Festival dei record, riuscendo a incastrare tempi, follie alla Blanco, collegamenti, giochi, presidenti e generali, e sapendo parlare anche ai giovani con un utilizzo sapiente dei canali social. Ha di fatto avvicinato altre migliaia di persone alla musica, e questo è il suo merito più grande #capitanomiocapitano voto 16milioni, l’uomo dei record

 

GIANNI MORANDI

Gianni nazionale porta alta la bandiera, sapendo alternare grandi giocate da numero 10 a fraseggi orizzontali da incontrista della vecchia scuola. Uscendo dalla metafora calcistica, riesce ad emozionare ed essere sempre attuale, sapendo farsi invisibile per il bene superiore… eterno ed indispensabile per la musica italiana #fattimandaredaamadeusaprenderlascoopa voto 78 (come gli anni), unico e inimitabile

 

IL FONICO RAI

Il fonico della Rai è il vero villain di Sanremo, colui il quale riesce sempre a far vacillare i cantanti in gara, più della temibile scalinata dell’Ariston, distruggere psicologicamente gli ospiti e mettere quasi in ginocchio il povero ascoltatore da casa. #inseguiamolachimeradiunaudiodecentedaanni voto N.C., Thanos guarda e impara

 

FIORELLO

L’outsider della settimana, l’uomo dei collegamenti impossibili, il presentatore dalla palpebra calante, l’amico dall’insulto pronto. Gli è stato diagnosticato un disturbo da privazione del sonno dopo questa settimana, ma ha portato allegria e un po’ di sano cazzeggio a contorno del Festival #guadagnarsiseimesidiletargoinunasettimana voto tra l’1.30 e le 2.30, variabile come l’orario di inizio della sua trasmissione


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