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Generazione 56k: la serie Netflix con i The Jackal

Scritto da on 27 Agosto 2021

Arriva su Netflix dal 1 Luglio Generazione 56k, commedia romantica tutta italiana prodotta da Cattleya e da un’ idea di Francesco Ebbasta (aka Capaldo) mente creativa dei The Jackal. https://www.youtube.com/watch?v=qGd4o54vFk8

LA TRAMA
Daniel, Luca e Sandro sono amici sin dalle medie e insieme lavorano per una società che crea nuove applicazioni per smartphone. Loro sono la generazione del modem 56k, ed è proprio grazie ad internet che Daniel incontra casualmente l’ex compagna di scuola, Matilda. La serie percorre due linee temporali, un viaggio tra passato e presente mostrandoci le avventure dei ragazzi da piccoli nel 1998 cresciuti sulla colorata isola di Procida.

RECENSIONE
Generazione 56k era molto attesa per il coinvolgimento dei The Jackal. Il popolare gruppo di videomaker napoletani si cimenta per la prima volta con la serialità. In realtà del gruppo troviamo soltanto Gianluca Fru e Fabio Balsamo che svolgono la parte di spalla comica.

Otto episodi che seguono una trama semplice il cui punto di forza è proprio la nostalgia per i tempi andati. Difficile non identificarsi in quel Daniel dodicenne che scopre internet e inizia ad usarlo insieme ai suoi amici Luca e Sandro. Un piacevole ritorno agli anni ’90 quando, nelle case degli italiani, iniziarono ad entrare i primi modem (56k appunto) e quindi il magico e inesplorato mondo di internet. Perché chi è nato tra la fine degli anni ’80 e gli inizi dei ’90 non può non identificarsi nei protagonisti di questa comedy. I The Jackal scelgono le note di “Come Mai” degli 883 come colonna sonora di una serie che solletica la nostra memoria. Generazione 56 k vanta un cast di attori giovani ma talentuosi e una fotografia e un montaggio ben curati.

Non è un prodotto perfetto, non fraintendetemi. Però è un prodotto che funziona. Il motivo? La discreta capacità di illustrare l’evolversi di una generazione ancora poco esplorata nelle serie tv. Un prodotto leggero e prevedibile in cui gli anni ’90 sono utilizzati come cornice di dinamiche sentimentali già viste e riviste. Forse qualche colpo di scena in più sarebbe servito per rendere più accattivante la serie. Nel complesso la serie creata da Francesco Capaldo si lascia guardare, a patto di non avere particolari pretese. Un piacevole intermezzo per le serate estive, quando ci si vuol rilassare guardando qualcosa di leggero e fresco


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